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- Tacx NEO 2T Smart è la prossima generazione di quello che è già un trainer molto apprezzato. La nuova unità offre maggiore resistenza a basse velocità ed è in grado di effettuare cambi di potenza ERG molto rapidi. È silenzioso e con rilevazione della potenza molto precisa.
- Introduzione
- Scheda tecnica
- La nostra prova
- Installazione e configurazione
- Misurazione della potenza
- Conclusioni
- Il nostro giudizio
Tacx NEO 2T Smart è la prossima generazione di quello che è già un trainer molto apprezzato. La nuova unità offre maggiore resistenza a basse velocità ed è in grado di effettuare cambi di potenza ERG molto rapidi. È silenzioso e con rilevazione della potenza molto precisa.
Il Tacx NEO 2T Smart è uno dei trainer di riferimento direct drive ed è pienamente compatibile con Zwift (qui trovi l’elenco completo dei trainer compatibili). A differenza dei suoi concorrenti diretti – il Wahoo KICKR, il Saris H3 e l’Elite Drivo, tra gli altri – non usa una cinghia per collegare l’unità di resistenza dalla cassetta: la connessione è diretta ed il volano è virtuale.
Tacx afferma che NEO 2T può simulare un volano fino a 125 kg, molto al di sopra dei volani fisici su altre unità, ed il design consente anche al trainer di guidare direttamente la ruota posteriore, in modo da mantenere la velocità quando si riposa in discesa. È anche in grado di generare una propria resistenza, utile in fase di riscaldamento, e si può ottenere la piena interattività con la propria app di allenamento preferita.
Il trainer ha due piedi incernierati che si sollevano per essere riposti ed assomiglia un po’ ad una navetta di Star Wars una volta richiuso. Non viene fornito con una cassetta, che andrà quindi acquistata a parte.
È compatibile ANT+ e Bluetooth sia per il reporting che per il controllo del trainer. Può simulare una pendenza fino al 25% ed offre fino a 2.200 Watt di resistenza con una precisione del +/- 1%.
In termini di aspetto, l’unica differenza tra un Neo 2T ed un Neo 2 è una striscia di colore sullo chassis, oltre ovviamente al nome. I cambiamenti veri sono all’interno e riguardano principalmente la forza e il posizionamento dei magneti.
Dimensioni | 57,5 cm x 75 cm |
Peso | 21,5 kg |
Altezza | 5,5 cm |
Comunicazione wireless | Connettività ANT+, tecnologia wireless BLUETOOTH |
Controllo tramite | Smartphone, tablet, ciclo-computer ANT+, autonomo, collegamento al computer tramite antenna ANT+ |
Lettura su | Smartphone, tablet, ciclo-computer, computer con antenna ANT+ |
Indicatore di connessione (ANT+/Bluetooth) | 2 LED |
Indicatore di alimentazione</strong | LED multicolore, punto luce a terra |
Requisiti elettrici | 110-240 Volt |
Assali adatti | Larghezza della forcella posteriore: Corsa 130 mm, MTB 135 mm, 142 mm e 148 mm. Adattatore per 135 x 10 mm disponibile |
Combinazione rapporti | Configurazione della guarnitura: fino a 3 corone, a partire da 22 fino a 53 denti; Cassetta posteriore: fino a 12 pignoni, a partire da 11 fino a 40 denti. |
Q-factor | 147 mm |
Potenza massima | 2200 watt |
Inclinazione massima | 25% |
Simulazione della discesa</strong | Si |
Coppia massima | 88 Nm |
Forza frenante massima | 260 N |
Volano | Virtuale |
Inerzia di massa | Variabile fino a 125 kg |
Calibrazione | Nessuna calibrazione necessaria |
Uscita | Velocità, cadenza, potenza |
Precisione | <1% |
Requisiti elettrici | 110-240 Volt |
Il NEO 2 è un gran trainer, che potrebbe replicare praticamente qualsiasi terreno. Una punto su cui si trovava in difficoltà, però, erano gli sprint intensi a bassa velocità in cui l’unità non era in grado di offrire abbastanza resistenza creando qualche slittamento.
Il nuovo trainer ha magneti più potenti che sono allineati in modo diverso e questi cambiamenti significano che è in grado di far fronte a quegli sprint a bassa velocità in modo decisamente migliore.
Configurare NEO 2T è abbastanza semplice, avendo già a disposizione una cassetta. Si aprono i piedi, si monta la cassetta, ci si assicura che i terminali siano quelli adatti al telaio e si aggancia la bici. Tempo impiegato: circa 10 minuti dalla scatola sigillata a montaggio completo; non è nemmeno necessario collegarlo se non lo si desidera, anche se in caso contrario non si ottengono discese realistiche. Il cavo di alimentazione è della corretta lunghezza.
Una volta utilizzato, è abbastanza facile da riporre e si ripiega in un’unità piuttosto compatta. È pesante e non ha una bella impugnatura bilanciata come il Wahoo KICKR, quindi è un po’ più faticoso ma non difficile.
Il collegamento di NEO 2T a una varietà di app di allenamento tramite Bluetooth e ANT + non ha presentato alcun problema: tutto ha funzionato al primo tentativo.
Una volta in uso si nota subito l’estrema silenziosità del NEO 2T.
Il motore è ben bilanciato, quindi non trasmette vibrazioni alla superficie su cui è appoggiato. Come per tutti i NEO, è presente una luce d’atmosfera sgradevole che si riflette sul pavimento e diventa di colore più intenso al crescere della velocità.
L’unità di resistenza NEO 2T, come i suoi predecessori, è in grado di replicare le condizioni stradali. Quindi, se ad esempio su Zwift si attraversa un ponte di legno, si avvertirà la vibrazione delle assi sotto le ruote. È molto intelligente e non è assolutamente essenziale, ma aggiunge uno stadio di realismo alla corsa che non si ottiene con altri prodotti.
L’unità di resistenza del NEO 2T non è esattamente la stessa del NEO 2, ma è simile e ha le stesse caratteristiche.
E’ in grado di fornire numeri ripetibili e realistici della potenza espressa.
Facendo un confronto tra i valori del NEO 2T e quelli dei pedali Garmin Vector 2, la potenza media è distante meno del 3%: contando che in un caso è misurata alla ruota posteriore e nell’altro direttamente ai pedali è un ottimo risultato!
Diverso è il discorso in fase di accelerazione improvvisa: si può verificare un picco che si stabilizza in seguito
Questo capita quando un trainer è in modalità ERG: la combinazione trainer / app aggiunge un po’ troppa resistenza all’inizio dell’intervallo e deve allentarlo un po’ per raggiungere il livello corretto.
Gli interni riprogettati del NEO 2T lo rendono in grado di apportare grandi cambiamenti di resistenza quasi istantaneamente, ed è quello che fa a intervalli ERG. In tal senso è piuttosto secco: non appena raggiunto l’intervallo si crea un muro di resistenza ed è davvero necessario far molta forza per passare al successivo, il che contribuisce anche al picco di potenza.
Confrontato con una traccia di una serie di intervalli del trainer Elite Suito si può notare che il cambio della resistenza sull’Elite non è veloce come il NEO 2T, ed il risultato è che si lavora nell’intervallo un po’ più gradualmente: è molto più delicato sulle gambe.
Non è che un funzionamento sia giusto e uno sbagliato: la sensazione del Suito sicuramente “uccide” meno le gambe, anche se non è altrettanto capace nel mantenere la potenza a un determinato livello. Il NEO 2T lo fa molto meglio, ma alcuni intervalli – per esempio, gli intervalli di sprint al 300% FTP sulla sessione di Jon’s Mix a Zwift – sono quasi impossibili: è come andare in bicicletta su un muro verticale.
Il lavoro svolto da Tacx sull’unità di resistenza dovrebbe significare che è in grado di fare praticamente qualsiasi cosa, ma al momento sembra un po’ come se fosse tarato al massimo: dovrebbe essere retrocesso di un livello, o forse configurabile dall’utente per un funzionamento migliore; tuttavia ad alcune persone potrebbe piacere l’attuale sensazione.
Il rovescio della medaglia è utilizzando Zwift (trovi qui il nostro articolo in cui parliamo di Zwift), i cambiamenti nel gioco sono rappresentati in modo più rapido e preciso. Sul Suito, ad esempio, all’inizio di Titan’s Grove a volte può sembrare che le salite sul trainer siano un po’ posticipate rispetto a ciò che si vede sullo schermo, ma questo non si verifica mai con il NEO 2T.
Il NEO 2T misura la cadenza utilizzando un sistema di rilevamento passivo e svolge un lavoro bang-up. Il rilevamento del trainer e dei Garmin Vector sono pressochè identici e la media è quasi esattamente la stessa. Certamente è ottimo, ed anche meglio ad esempio del Saris H3 che utilizza il rilevamento algoritmico.
Ci sono molti trainer a trasmissione diretta e NEO 2T è sicuramente il migliore in termini di qualità costruttiva, precisione della potenza e sensazione di guida. Ha un prezzo superiore rispetto ai concorrenti diretti come il Wahoo KICKR, l’Elite Drivo 2 e il Saris H3.
Se l’allenamento o lo scopo per cui si vuole utilizzarlo non predilige gli sprint da fermo, va benissimo anche un NEO 2 (senza T) data la differenza minima di caratteristiche, che però diventa più corposa in fatto di prezzo.
In conclusione, il Tacx NEO 2T è un trainer indoor di fascia alta ed è sicuramente da consigliare, così come i suoi concorrenti.
Se il Saris H3 ha il miglior rapporto qualità/prezzo, il NEO 2T – con il suo miglior rilevamento della cadenza, la sensazione della strada e la capacità di autoalimentarsi – è probabilmente la scelta migliore in termini di caratteristiche. Tutto dipende sempre dall’utilizzo che se ne vuole fare.
Tacx NEO 2T Smart è la nuova generazione di quello che è già un trainer molto apprezzato. È silenzioso e prestazionale, con rilevamento di potenza preciso, e continua il trand dei trainer NEO che sono eccellenti, sebbene la modalità ERG sia un po dura rispetto ad altri
- Molto potente
- Molto silenzioso
- Molto reattivo
- Molto accurato
- Modalità ERG piuttosto brutale
[…] Tacx NEO 2T Smart è la nuova generazione di quello che è già un trainer molto apprezzato. La nuova unità offre una resistenza più potente a basse velocità ed è in grado di effettuare cambi di potenza ERG molto rapidi. È silenzioso e con numeri di potenza precisi.Leggi la nostra recensione completa: Tacx Neo 2T Smart [test e recensione] […]