I copriscarpe sono caldi, grazie all’esterno in neoprene e la morbidezza interna. Con temperature inferiori a 0°C, per nostra opinione si potrebbe indossare solo un paio di calze Merino.
Questo calore è aiutato da un buon isolamento dal vento, nonostante l’aria gelida in discesa. Anche con temperature di poco sotto lo 0 e velocità sopra i 30 km/h gli Alé Nordisk fanno il loro dovere.
L’impermeabilizzazione è abbastanza buona, anche se come per tutti i copriscarpe non sono al 100% resistenti all’acqua. Hanno lavorato bene, ma in condizioni di pioggia incessante sarebbe filtrato qualcosa nella zona delle cuciture.
Un aspetto non ottimale è la forma. E’ chiaramente progettato per essere aero, ma questo rende difficili da indossare le scarpe se esse hanno un sistema di fissaggio col velcro.
Testati su scarpe con fibbie, singoli sistemi Boa e sistemi doppi Boa. Il risultato è che sono veramente impossibili da indossare oppure ci si imbatte in una battaglia di qualche minuto col rischio di provocare anche dei danni: conviene magari prendere una misura leggermente più grande.
Nonostante queste problematiche, la zip è sopravvissuta, il che ne testimonia la sua buona qualità. Sono fatti di un un materiale molto robusto, che non ha mostrato segni di strappi o cedimento, anche utilizzandoli per qualche tratto di cammino a piedi.
Inoltre, Alé ha incluso una discreta quantità di materiale riflettente, con puntini che vanno dalla cima del piede fino alla sommità, una striscia sul dorso della caviglia e un’altra alla fine del piede. Molto utile quindi in condizioni di scarsa luminosità.
La zip posizionata lateralmente nella zona della caviglia potrebbe essere un problema poiché in genere riceve molti spruzzi d’acqua che potrebbe filtrare. Tuttavia, a differenza del resto delle cuciture, Alé ha provveduto ad isolare questa zona, quindi non c’era alcuna goccia d’acqua all’interno.
I Nordik hanno un costo nella media. Sono incredibilmente ben fatti e hanno alcune caratteristiche che vanno in qualche modo a giustificare il prezzo.